Scadenza per inoltro richiesta: sabato 24 ottobre 2020; contributo pari al 60%; SOLO per i soci con partita IVA e con un minimo di 70 alveari

Con D.D. n. D.D. n.72 del 29/09/20 (BURC 191 del 5 ottobre 2020) la Regione Campania ha pubblicato il bando per le
associazioni di apicoltori al quale AP.AS., come negli anni scorsi, intende aderire.

Con il suddetto bando è stata attivata la sotto azione e.1 mediante la quale gli apicoltori possono ricevere, per il tramite dell’associazione della quale fanno parte, un contributo pari al 60% per l’acquisto di api regine.

Possono accedere al bando i soci:

  • in regola con la quota sociale corrente e con le quote sociali relative agli anni passati (vedi modalità di pagamento quota sociale);
  • assegnatari di Codice Identificativo Univoco ed hanno registrato gli alveari detenuti nella Banca Dati Apistica Regionale (BDA-R) ai sensi delle disposizioni nazionali e regionali vigenti;
  • che hanno un numero di alveari superiore a 70 regolarmente denunciati in BDA-R al 31/12/2019;
  • che non sono iscritti ad altra associazione;
  • in possesso di partita iva per apicoltura (codice ATECO = 01.49.30), hanno un fascicolo aziendale e sono registrati in BDA-R con la dicitura “in commercializzazione ai sensi della L. 313/2004”.

Non potranno accedere al bando i soci che nelle passate 2 annate, pur avendo fatto domanda di attribuzione di regine, sono risultati rinunciatari o inadempienti per la modalità di presentazione dei documenti e/o per i pagamenti delle somme stabilite.

Il numero massimo di regine che potrà essere richiesto è pari ad 1/3 (approssimazioni per difetto) del numero di alveari denunciati in BDA-R all’ultimo censimento del 2019 (31 dicembre 2019). In ogni caso non potrà essere richiesto un numero di regine superiore a 275 unità.

Per il numero di alveari denunciati in BDA-R al 31 dicembre 2019 farà fede l’elenco già in possesso dell’associazione e già trasmesso agli organi regionali alla fine del censimento citato.

Esempi:
1) apicoltore con 70 alveari denunciati al 31 dicembre 2019: potrà chiedere al massimo 23 regine;
2) apicoltore con 600 alveari denunciati al 31 dicembre 2019: potrà chiedere al massimo 200 regine;
3) apicoltore con 1200 alveari denunciati al 31 dicembre 2019: potrà chiedere al massimo 275 regine.

La richiesta va effettuata tassativamente entro sabato 24 ottobre 2020, inviando via PEC all’indirizzo apas.campania@postecert.it il modello A3 (scarica il modello A3) debitamente compilato e firmato.

Nell’oggetto inserire: bando regine-presidi 2021. Nella mail dovrà anche essere indicato l’apiario di
destinazione delle regine (comune, indirizzo come da banca dati).

In via subordinata, il modello può essere consegnato a mano al responsabile di progetto, Marco D’Imperio. In tal caso va allegata la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità e vanno comunicate le informazioni dell’apiario di destinazione.

Non verranno accettate richieste pervenute oltre il termine indicato; non saranno prese in considerazioni richieste prive della documentazione necessaria.

Il socio si impegna, entro 30 giorni dalla comunicazione di assegnazione delle regine, a versare l’importo dovuto. 

All’atto del ritiro delle regine presso l’allevatore prescelto fra quelli indicati da APAS, i soci dovranno compilare e firmare l’apposito Modulo A2. La data ultima del ritiro verrà comunicata ai beneficiari in occasione dell’assegnazione definitiva delle regine.

Il contributo è pari al 60% su un costo massimo per regina di € 14,00 + iva che verrà stornato al socio con bonifico bancario dopo il saldo da parte dell’AGEA (30 settembre – 30 novembre 2021).

L’associazione tratterrà, per le spese di gestione della pratica, una quota del 2% sulla somma ristornata al socio beneficiario.

Successivamente all’approvazione del progetto da parte della regione Campania e alla conseguente assegnazione definitiva dei fondi, l’APAS si riserva la possibilità di poter effettuare dei tagli sulle richieste dei soci e/o sulle ridistribuzioni.

Nel caso di richieste inferiori alle regine disponibili o di rinunce, le eccedenze verranno ridistribuite in maniera proporzionale sui richiedenti che ne faranno rischiesta.