Lo studio dimostra come a stabilire il destino fra un’ape operaia ed una regina sarebbero le quantità di microRNA le quali abbondano nel pane d’api e scarseggiano nella pappa reale

di Marco D’Imperio

Prendiamo spunto da un recente ed innovativo studio  pubblicato su PLOS Genetics dai ricercatori Xi Chen e Kegan Zhu. Gli autori cinesi, partendo dal noto presupposto che a fare la differenza nello sviluppo fra un’operaia ed una regina è la quantità di pappa reale fornita alle larve, hanno indagato più a fondo tale aspetto scoprendo un importante fattore di regolazione.

I ricercatori hanno scoperto che il polline, o più precisamente il pane d’api, con il quale vengono nutrite le larve di operaie è ricco di microRNA mentre la pappa reale ne è povera. Le quantità di microRNA sono a loro volta capaci di regolare lo sviluppo multigenico e dunque di incidere sul fenotipo; una minore quantità di microRNA presente nella pappa reale sarebbe la vera responsabile dello sviluppo precoce delle larve e quindi del futuro sviluppo in regina. Alle larve destinate a diventare operaie, invece, vengono fornite maggiori quantità di pane d’api il quale, come già detto, è ricco di microRNA. Quest’ultimo è in grado di inibire lo sviluppo delle larve e dunque di segnare il loro destino verso un futuro da operaie. L’ipotesi è stata testata in laboratorio con esperimenti ad hoc.

Ora, stabilito che il polline è più ricco di microRNA rispetto alla papa reale, potrebbe anche essere che, all’interno di una svariata quantità di pollini, ve ne siano alcuni più ricci ed altri meno. Se così fosse, possiamo porci alcune domande:

  1. e se i pollini primaverili, ovvero i pollini delle specie che fioriscono nei periodi di maggiore sciamatura, fossero meno ricchi di microRNA tali da giustificare la maggiore propensione alla secrezione di pappa e quindi alla costruzione di celle reali? E dunque a seguire, se fosse la qualità del polline piuttosto che la quantità a regolare i processi di sciamatura?
  2. E se le api, in periodi di necessità (vedi orfanità o regine debilitate), indirizzassero i loro raccolti verso piante con pollini meno ricchi di microRNA?
  3. E se tali aspetti venissero sfruttati nei sistemi di allevamento per la produzione della pappa reale utilizzando pollini meno ricchi di microRNA per favorire la secrezione di pappa?
  4. E se fossero le piante, come strategia evolutiva, a regolare le maggiori o minori quantità di microRNA nel polline
    così da favorire o rallentare i processi di impollinazione e quindi assicurarsi il successo?